Tra i numerosi autori attivi nel campo delle scienze naturali che Friedrich Nietzsche ebbe modo di conoscere nel corso della propria vita, Ernst Mach rappresenta di certo un caso significativo. La sua presenza all’interno degli scritti del filosofo è pressoché nulla, ma la comunanza dei temi trattati e la particolare affinità delle prospettive adottate in materia di teoria della conoscenza invitano ad avvicinare questi due autori e ad ipotizzare un qualche tipo di influsso diretto tra di loro. Malgrado il fatto che la critica abbia recentemente riconosciuto in Mach un riferimento importante per approfondire alcune questioni inerenti alle riflessioni di Nietzsche e spiegare precise assunzioni teoretiche che altrimenti rimarrebbero prive di un chiaro fondamento, fino ad oggi non è mai stato svolto uno studio critico e completo che ne discutesse la relazione. Il nome di Mach compare solo saltuariamente nei lavori dedicati a Nietzsche e finisce spesso per perdersi all’interno di temi più generali o di riflessioni poco dettagliate sui caratteri dell’epistemologia ottocentesca.
Muovendo dai contenuti di una delle opere principali di Mach, i Beiträge zur Analyse der Empfindungen del 1886 – testo che Nietzsche acquistò e la cui copia è tuttora conservata nella sua biblioteca – questo libro delinea un quadro esegetico che fa di Mach non tanto un referente diretto, quanto piuttosto il segnale di una prospettiva di ricerca che in qualche modo stimolò l’interesse di Nietzsche e che per molti aspetti egli dimostra di condividere. A partire da questa testimonianza l’indagine affronta alcune questioni relative al modello gnoseologico cui entrambi gli autori hanno fatto riferimento, con lo scopo di offrirne una migliore definizione per poi allargare lo sguardo al piano generale della scienza ottocentesca; assumendo Nietzsche e Mach quali punti di riferimento di linee di pensiero alquanto diverse ma originate da un terreno comune, è infatti possibile delineare i tratti di una nuova visione del mondo, sorta a partire dalla crisi del modello meccanicistico ottocentesco.
INDICE
Introduzione
1. Dialogando con la contemporaneità
2. Un confronto possibile?
2.1 Nietzsche fenomenalista; 2.2 Il nuovo Illuminismo; 2.3 Sulla strada di Nietzsche
3. Problemi nello studio delle fonti
I – Conoscenza ed evoluzione
1. Operare con immagini del mondo
1.1 La scienza come filosofia; 1.2 Gnoseologia selettiva
2. La veduta biologica
2.1 Lotta per la vita; 2.2 Economia biologica; 2.3 La necessità selettiva dell’impresa scientifica; 2.4 Errori in physiologicis
3. Il fondamento dell’errore
3.1 Sentire comune; 3.2 Metafore e finzioni; 3.3 Noi coloristi; 3.4 Neokantismo e darwinismo; 3.5 Epistemologia evoluzionistica?
4. Scienza e metafisica
II – L’analisi delle entità sostanziali
1. Verso la “realtà ultima”
1.1 Primi elementi antimetafisici; 1.2 Sensibilità e menzogna; 1.3 Materialismo e fenomenalismo
2. La dimensione materiale
2.1 Costrutti logici e credenze metafisiche; 2.2 Genealogia delle nozioni sostanziali; 2.3 La fede nel modello atomico
3. Soggetto e volontà
3.1 L’io come unità ideale; 3.2 La necessità dell’agire interno; 3.3 L’orizzonte organico-fisico
III – La natura storica della ricerca filosofica
1. Immergersi nel fiume della scienza
1.1 Un ruolo per la storia; 1.2 L’evoluzione delle verità
2. Per un filosofare storico
2.1 Una dichiarazione di guerra; 2.2 Il mondo in cui conservarsi; 2.3 Recuperare il senso storico
3. Il meccanicismo metafisico
3.1 Fondamenti scientifici; 3.2 Atomismo e mitologia; 3.3 Progettando una visione del mondo
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