L’analisi dei principali temi della filosofia di Nietzsche conduce all’individuazione della nozione di forza come elemento centrale delle sue riflessioni. Egli la incorpora ed utilizza filosoficamente, in periodi diversi, per la definizione di teorie centrali quali l’eterno ritorno, la volontà di potenza e il prospettivismo conoscitivo. L’assimilazione di questa nozione – come è stato osservato in passato – può essere riportata alla sua lettura nel 1873 della Theoria philosophiae naturalis del matematico Ruggero Boscovich.
Attraverso una dettagliata analisi del materiale postumo oltre che del contesto delle discussioni scientifiche dell’epoca, questo studio si propone di chiarire nella maniera più esaustiva fino a che punto il sistema di Boscovich e, più in generale, la visione dinamica del mondo in esso delineata abbiano influito sul pensiero nietzscheano, con la precisa finalità di restituire nella sua complessità il rapporto di Nietzsche con questa figura.
Indice: Prefazione di Giuliano Campioni; Introduzione; 1. L’interesse di Friedrich Nietzsche per Ruggero G. Boscovich; 2. La Theoria philosophiae naturalis del 1758; 3. Un mondo di centri di forza: la dinamica dell’eterno ritorno dell’identico; 4. Dai Kraft-Quanta ai Macht-Quanta: la genesi del concetto di volontà di potenza; 5. Il superamento dell’evidenza immediata; Conclusioni.
ISBN: 978-88-8292-359-4, € 28
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