Alberto Giacomelli: Simbolica per tutti e per nessuno

Stile e figurazione nello Zarathustra di Nietzsche. Milano, Mimesis, Ottobre 2012, 120 p.

Le pagine dello Zarathustra non sono affatto neutrali: esse lasciano il loro fruitore più forte o più debole, più sicuro o più incerto, più angosciato o più sollevato, comunque mai indifferente. L’inoltrarsi nella narrazione nietzscheana è dunque gesto che coinvolge il concetto di esperienza da intendersi come ciò da cui si esce trasformati quasi nei termini di una conversione. Con questo lavoro si è cercato di indagare con taglio inedito il peculiare rapporto intrattenuto tra contenuto e forma che caratterizza lo stile ed il linguaggio di Nietzsche ed in particolare dell’opera Così parlò Zarathustra. L’indagine coinvolge poi le principali figure allegoriche del testo con l’intento di mostrare come queste acquistino spesso il carattere di veri e propri simboli che, in quanto tali, erogano una gamma di significati che va al di là delle loro connotazioni verbali e delle loro significazioni più evidenti. L’enigmatico e colorito consesso delle figurazioni zarathustriane diviene così non solo luogo privilegiato dello Zeitgeist di Nietzsche, ma anche premonizione profetica del volto del Novecento e delle sue inquietanti iridescenze.

Alberto Giacomelli, Simbolica per tutti e per nessuno. Stile e figurazione nello Zarathustra di Nietzsche, Mimesis, Milano, 2012, 120 pp., 20 €.

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