Fin dall’inizio degli anni ’70 Nietzsche rivive intensamente le emozioni e i pensieri dei Greci, e questo perché sente una profonda affinità con le loro forme espressive. Egli scrive a Rohde: “Al momento coltivo le più belle speranze per la mia filologia… Passo passo, trepidante e stupito mi sto avvicinando ad una visione d’insieme sull’antichità greca”. E in un frammento dello stesso periodo: “…Il piacere dell’apparenza, il dolore dell’apparenza – l’apollineo e il dionisiaco che si incitano reciprocamente all’esistenza”. Se qualcosa è “esistito” nel passato, questo è per Nietzsche la grecità.
Illuminante è percepire in Nietzsche un lato per i più secondario, quello interiore, inattuale, esoterico, piuttosto che cercare in continuazione di attualizzarlo e politicizzarlo.
Ancora oggi protestano alcuni filologi, sostenendo che apollineo e dionisiaco non siano concetti antichi. Ovviamente gli antichi non usavano questi termini, ma già cercavano di esprimere che cosa potesse significare la relazione delle due divinità con gli uomini, muovendosi in una sfera fra sacralità, poesia, arte e sapienza, che doveva rappresentare più tardi anche l’oggetto degli sforzi dei filosofi.
Il rapporto stretto, quasi di reciprocità, fra filologia e filosofia è comune a Nietzsche, a Giorgio Colli e anche a diversi altri pensatori del ventesimo secolo. Essi procedono retrocedendo verso le origini e sentono tutta la forza della memoria – la dea orfica Mnemosyne –, il gusto dell’ignoto e la spinta per continuare su quella strada, accogliendo in sé persino le parole stampate come cosa viva.
Chiara Colli Staude ha studiato Lettere antiche a Firenze e a Venezia con Giovanni Pugliese Carratelli e Piero Treves, e si è laureata con una tesi su Tucidide e Alcibiade. Vive all’estero, soprattutto in Germania. Di Nietzsche ha tradotto le lettere e i frammenti postumi del periodo di Basilea. E’ docente presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Scuola di Heidelberg e ha pubblicato recentemente articoli e saggi su Saffo, Tucidide e Platone.
Chiara Colli Staude
Nietzsche filologo tra inattualità e vita. Il confronto con i Greci, ETS, Pisa 2009
ISBN: 9788846723550